L’irrigazione e la fertirrigazione sono indispensabili per la coltivazione dell’insalata. È di fondamentale importanza garantire alla coltura il giusto rapporto tra acqua e aria, favorendo lo sviluppo delle radici e quindi della pianta stessa.

Conoscendo la curva di ritenzione idrica di un substrato e l’evapotraspirazione potenziale (ETo) si può definire anche il turno, ossia la distanza tra un intervento irriguo e quello successivo.

Per favorire la crescita della coltura occorre restituire alla pianta il giusto volume idrico fino alla soglia dell’acqua facilmente disponibile. Se il contenuto di acqua si abbassa oltre questo limite, la pianta richiederà un consumo di energia eccessivo per poterla assorbire dal terreno, riducendo così la sua crescita.

La quantità d’acqua presente nel terreno può essere determinata grazie all’uso di tensiometri, utili a misurare il potenziale idrico del terreno. Con la progressiva perdita di acqua, il potenziale idrico diminuisce e aumenta di riflesso la forza con cui le particelle di terreno trattengono l’acqua. Più si abbassa il potenziale idrico, maggiore è il lavoro che le piante devono svolgere per sottrarre l’acqua al terreno.

La concimazione è una pratica agronomica che deve essere coordinata e gestita in funzione della coltura. Oltre alla quantità di concime da apportare, devono essere determinati anche i tempi e le modalità di distribuzione.

L’acqua è parte fondamentale di tutti gli organismi vegetali, indispensabile per la crescita e lo svolgimento dei processi fisiologici, e nell’insalata la sua percentuale può raggiungere il 90-95%.



Le colture, attraverso la traspirazione, rilasciano nell’atmosfera gran parte dell’acqua che assorbono dal terreno e se circa il 99% dell’acqua traspirata è utilizzata per il raffreddamento, la percentuale restante svolge la funzione di trasporto dei nutrienti

 e di idratazione dei tessuti

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Per questo motivo l’utilizzo di tensiometri è fondamentale per il controllo dell’umidità del suolo.



Agricolplast propone una gamma di sistemi completa: stazioni di pompaggio, filtraggio e fertirrigazione per fornire alla pianta non solo acqua, bensì tutti i nutrienti necessari permettendo di automatizzare totalmente o parzialmente l’impianto grazie all’uso di programmatori o di una vasta gamma di sensori per il controllo del clima e del terreno.

Ogni impianto può utilizzare sorgenti d’acqua differenti che, a seconda se pulite o sporche, possono richiedere l’impiego di filtri singoli manuali, con pre-filtro o di metodi di filtrazione automatica o semiautomatica.

I sistemi di irrigazione più adatti alla coltura dell’insalata sono la microaspersione e l’irrigazione a goccia.

La microaspersione è il metodo migliore per irrigare la pianta all’inizio del suo ciclo di vita, indispensabile per umidificare il terreno uniformemente, fornendo alla coltura una quantità precisa di acqua.

Durante la fase di sviluppo della pianta è consigliata l’irrigazione a goccia, dove l’ala gocciolante viene stesa tra i filari creando una striscia bagnata capace di fornire non solo l’acqua, ma anche gli elementi nutrivi necessari alle radici.